GRAMMATICA

A grèmmat'ch'

Nota introduttiva.

Questo lavoro ha il preciso scopo di contribuire al recupero, al rilancio e alla valorizzazione del dialetto ripese.
Mi auguro che sia uno degli strumenti indispensabili per questa operazione di cultura e di civiltà.
La grafica scelta è quella propriamente ripese, senza nessuna forzatura "dotta". Essa - con spirito di umiltà - tende a rintracciare la lingua dei nostri avi, dando a coloro che ne sentiranno il bisogno, gli strumenti per riappropriarsene.
Dunque ortografia ripese semplice e razionale della parola (la parola è una somma di unità significative detti "Fonemi" - a, b, c, d, e…).
Il mio intento è di mostrare ai miei compaesani come si possa scrivere il ripese, facendo uso di una grafia razionale. La grammatica è destinata alle mamme, come strumento per l'insegnamento ai propri figli del dialetto ripese.
A queste donne dovranno essere profondamente grati tutti i ripesi, amanti della loro terra.

E' bene ricordare che la grammatica di una lingua descrive le regole associative e quelle di combinazione. In più esamina la lingua come viene usata, in concreto, nelle diverse situazioni comunicative.
Comunicare significa: essere in rapporto di comunicazione con qualcuno - a voce - per lettera cioè quando tra il mittente e il ricevente c'è accordo sul significato dei segni (parole) usati.
Esempio: Uscendo in piazza ti fermi davanti alle "sporte" del fruttivendolo.
Lui ti guarda, e:
- Desiderate?
- Vorrei un chilo d'uva.
Il fruttivendolo la prende, la pesa, la mette nella busta e te la consegna.
- Duemila - ti dice.
Tu paghi, prendi l'uva e ti allontani.

Tra voi c'è stato uno scambio "comunicativo" efficace. In questo scambio comunicativo "riuscito" cosa è successo? Il fruttivendolo - mittente - ha intuito il tuo desiderio e ti ha mandato un messaggio organizzato nella lingua che tu conosci.
Tu - ricevente - hai compreso il messaggio trasmesso, perché tutti e due avete usato lo stesso "codice": La lingua italiana. (Per codice si intende un insieme di segni e delle loro regole di combinazione. Perché divenga sistema di comunicazione è necessario, tra coloro che lo usano, un accordo sui segni e sul modo di combinarli - Da consultare Roman Jakoson, Saggi di linguistica generale).
Lo stesso discorso vale per il dialetto. Perché lo scambio comunicativo sia efficace è necessario che il "mittente" e il "ricevente" (le persone che si mandano i messaggi) usino lo stesso "codice" - lo stesso dialetto. Direi di più: che di questo codice conoscano le minime sfumature.
Esempio: per capire cosa mi vorrebbe dire una ragazza con la frase:- Mamm', k' batt'cor(e)! è necessario che io sappia che qui ad essere chiamati in causa non sono i battiti del cuore ma lo sconvolgimento psichico della ragazza che ha vissuto il fascino dell'amore.
Sinonimi:
- U cor' m' vèttév' fort' fort' è non sèpév' u p'cché;
- U cor' m' r'z'mbav(a) 'npiètt' e a facch' mèvvèmpav'.
Sarei fuori dal seminato se traducessi: Il cuore era in fibrillazione.

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Ma la grammatica non vuole schiavizzarci alla parola. Si è vero che le parole ci condizionano, che hanno un peso che ci trascina in qualche direzione; ma è pur vero che esse non ci costringono, restiamo liberi di sceglierle. Ma dobbiamo imparare ad usarle. La grammatica, infatti, ci insegna a scegliere e usare correttamente le parole per esprimere il nostro pensiero, perché i referenti ci capiscano.
Perché il nostro pensiero sia espresso in modo corretto, occorre che le parole abbiano la forma che loro conviene ed inoltre che siano tra loro collegate in modo opportuno, cosicché il pensiero risulti compiuto e chiaro (Lovati - Varesi - Parola e arte - Ed.Palumbo). La grammatica comprende:
  1. La fonologia - la scienza che studia i suoni (a-b-c-d-e-f-g…) e i loro mutamenti (Cade, cane, cena…).
  2. La morfologia - che studia nelle parole, singolarmente considerate, la forma e i suoi cambiamenti: (figlio, figlia, figli, figlie; vado, andavo, che vada, va'…).
  3. La sintassi - che studia l'unione e la disposizione delle parole in gruppi (proposizione). Esempio - Io cammino; tu mangi. Dei gruppi di proposizioni nel periodo: esempio - Io cammino e tu mangi.

Ripabottoni, lì 29 Settembre 1999

Giuseppantonio Cristofaro.
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