...Entrando in camera da letto...

 

 

 

Il letto, le cui spalliere erano solitamente in ferro accuratamente lavorato o dipinto, era ornato da "a chiech" un finto lenzuolo e "ic'prtell" piccoli panni posati sopra i cuscini: tutti ricamati a mano.

 

 

 

Fra i panni del corredo, ricco o povero, si distinguevano quelli del "primo letto" ricavati da stoffe piu' pregiate e ricamati con cura.

 

 

 

 

Il lettino dei neonati era "a cunnl", la culla. Nelle giornate calde per riparare i bambini dagli insetti la si copriva con un velo sostenuto da un cerchio.

 

 

 

 

La stanza era priva di qualsiasi fonte di riscaldamento, ma non per questo si rinunciava al piacere di trovare il conforto di un letto riscaldato. Un po' prima di coricarsi , infatti,sotto le coperte si metteva "u mon'che" dentro al quale si poneva lo scaldino o un altro piccolo recipiente riempito di brace.

 

 

 

 

In prossimità del letto vi era sempre u "r'nal" che qui vediamo in due versioni:

 

da donna,

 

 

e da uomo,

In un angolo della camera si trovava anche u "laveman" utilizzato per le pulizie quotidiane.


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Ultimo aggiornamento 01 Febbraio 1999

Testo: Marialucia Carlone
Programmazione html: Vittorio Sauro