RipAmici 2000

ovvero gli Amici di Ripabottoni

Rassegna stampa della manifestazione del 7 gennaio 2001 nell'anniversario della nascita di Arturo Giovannitti.


NUOVO oggi MOLISE
Mercoledì 10 Gennaio 2001
Pagina 6

Anniversario della nascita

Giovannitti ricordato da “RipAmici”

SEGRETARIO della Camera di Lavoro di New York e direttore di diverse pubblicazioni, militante nell’Iww, sindacato di estrema sinistra americano da lui costituito, nonché scrittore e compositore di testi teatrali, Arturo Giovannitti, originario di Ripabottoni, morì in povertà e solitudine nel 1959. In alcune università americane vengono addirittura studiati i suoi scritti, mentre dai suoi corregionali è quasi trascurato.
Tuttavia, il suo comune di origine si è recentemente attivato, attraverso l’associazione virtuale RipAmici, per ricollocare nella sua giuste dimensione la figura dell’attivo sindacalista molisano.

Domenica scorsa, 7 gennaio, è stato infatti celebrato l’anniversario della nascita di Arturo Giovannitti, avvenuta appunto a Ripabottoni nel 1884.
La manifestazione si è svolta nell’aula consiliare del Comune alla presenza del vice sindaco, Vincenzo De Iulio, di testimoni diretti, di studiosi della figura del sindacalista, dei componenti dell’associazione locale e in presenza dei segretari regionali generali delle Organizzazioni sindacali di Ugl, Cgil e Cisl. Madrina virtuale della cerimonia, invece, Federica Giovannitti, pronipote del poeta.

In paese restano ormai poche tracce del nostro corregionale e della sua famiglia, per cui momento clou della manifestazione è stato senza dubbio l’inaugurazione della targa sulla casa che gli diede i natali. La conclusione dell’incontro è stata invece affidata ai testimoni diretti che hanno ricordato Arturo Giovannitti e alla suggestiva lettura di alcune sue brevi opere poetiche. Il vice sindaco ha inoltre annunciato che proprio a lui sarà intitolata la nuova sala consiliare.

Il sindacalista molisano, dunque, è stato celebrato domenica soprattutto come illustre personalità del passato meritevole di una commemorazione a prescindere della sua chiara collocazione politica. La Camera del Lavoro del Molise preferisce invece ricordarlo come protagonista e dirigente della sinistra più estrema e del movimento socialista, lottatore tenace in difesa dei deboli, che non rinunciò alla sua «missione» nemmeno quando dovette difendersi dalla pena di morte avanzata dal Pubblico Ministero statunitense.

Firmato: Ste.pas.


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