Sempre considerata la chiesa di minore importanza tra quelle di Ripabottoni. La sua storia si perde nei secoli. Mons. Giovanni Andrea Tria così la descrive: |
Nel fine dell'abitato dalla parte di dentro di essa Terra (Alla periferia del centro abitato n.d.r.) vi è altra chiesa sotto il titolo della Santissima Concezione, dove oltre all'Altare Maggiore sotto lo stesso titolo vi è un altro sotto quello di S.Cristanziano, e un altro della Santissima Annunziata, che sono governati da' loro procuratori, che si confermano dall'Ordinario. | Il compianto Prof. Giovanni Lepore, nelle sue Note per una storia della Comunità di Ripabottoni, (Nota 14 pagina 13), pone, ad essa adiacente, la chiesetta di S.Maria di S.Giovanni, già diroccata al tempo del Tria. | |
Prima del Terremoto del 31 Ottobre 2002 La salita di S.Maria negli anni '60 Dicembre 1982 - Interno Dicembre 1982 - Interno Dicembre 1982 - Interno 24/03/2002 Domenica delle Palme 24/03/2002 Domenica delle Palme 24/03/2002 Domenica delle Palme 22/06/2002 E' stata preparata la base per la statua di Padre Pio |
Tria ci lascia memoria di S.Maria di S.Giovanni scrivendo: "Stava posta sulla salita della strada, che conduce al piano della Croce dentro l'abitato moderno, poco lontano dallo Spedale sotto il nuovo cimiterio; ed è stata diroccata, come cadente, angusta e di pessima struttura. Vi era un solo altare sotto lo stesso titolo. Sempre Mons. Tria ci racconta che la chiesa di S.Biagio M. stava posta a lato della suddetta di S.Maria di S.Giovanni, e ultimamente, perché cadente, e quasi scoperta, fu profanata, e spianata. Il Prof. Giovanni Lepore scrive che, nei racconti popolari di Ripabottoni, vi è memoria del trasporto della campana, appartenuta alla chiesa di S.Giovanni delli Rossi, sino alla chiesa di S.Maria della Concezione. (Note per una storia della Comunità di Ripabottoni - Editrice San Marco Trescore Balneario - BG). Padre Alessandro da Ripabottoni, nel suo "Pellegrini alla grotta dell'Angelo - La compagnia di Ripabottoni", ci fa sapere che la Chiesa di Santa Maria della Concezione risale agli inizi del 1600. Il Prof. Corrado Carano, nel testo "Paolo Gamba - Editrice Lampo" la descrive a croce greca, con cartelle barocche ed altri motivi decorativi in stucco, ma non sovraccarico di decorazioni: il giusto rapporto tra le parti architettoniche e quelle decorative conferiscono all'ambiente una raffinata eleganza. Tutti gli autori ci confermano che la chiesa fu chiusa e interdetta al pubblico nel 1904, perché inagibile, nel 1910 con il contributo dei fedeli, del Comune e del Clero fu restaurata e riaperta al culto. Artefice del suo restauro Mons. Aureliano Schiavone, nato a Ripabottoni il 15 gennaio 1845, parroco dal 1892 al 1916. Dagli appunti di Don Michele Valentini, Rev.do Parroco di Ripabottoni (1976 - 1985), si acquisisce qualche altra notizia, tratta di prima mano dall'archivio della chiesa. I morti venivano seppelliti normalmente nella chiesa di San Rocco che sorgeva dov'è l'attuale chiesa di S.Maria Assunta. Il 21 Novembre 1699 , Franco, Marchese di Castiglione, all'età di circa 20 anni, fu sepolto nella Chiesa della Santissima Concezione, S. Maria extra muros. Dal 16 Agosto 1731 fu utilizzata come luogo di sepoltura ordinaria dei Ripesi sino al 09 Maggio 1746. Giorno da cui si incominciò a riseppellire nella nuova Chiesa di Santa Maria Assunta, in piazza. Scrive Don Michele che: "Ci è lecito ritenere che già si erano fatti dei progetti per abbattere la vecchia cappella di S.Rocco onde ricostruire un'altra chiesa di dimensioni più grandi". Il 07 giugno 1764, Antonio Di Liello, morto a circa 12 anni, oppresso da patimenti, rese l'anima a Dio…. Venne sepolto nella Chiesa della SS. Concezione, per essere empite tutte le fosse della Matrice Chiesa, per essere un anno di mortalità, cagionata da fame e non mai intesa da più vecchi del paese e forse da tutto il regno di Napoli, essendo giunto il prezzo dei grani nella Ripa a docati cinque il tomolo, quando che soleva vendersi nei tempi più calamitati a carlini venti. Anno di grandi stenti, il 1764. L'eccellente Don Michele ci certifica che ben 171 furono i ripesi che resero l'anima a Dio e in maggioranza per i patimenti e la febbre maligna. I morti conseguenti all'agguato del 26 Agosto 1821 ebbero sepolture diverse:
Sotto la sapiente guida di Don Michele Valentini, nel Marzo 1985, la chiesa fu restaurata dai mastri ripesi Giorgino Amoruso e Elio Ciampaglia. Un uso intenso della chiesa avvenne negli anni immediatamente successivi a causa dei lavori di restauro della Chiesa Madre. Terminato il restauro della Chiesa Madre, S.Maria tornò a quel posto di secondo piano, di chiesa di riserva, che ha sempre avuto. Scarsamente adoperata, chiusa in quasi tutte le ore del giorno, è stata oggetto di pochissime riprese fotografiche nel tempo. La scossa di terremoto del 31 Ottobre 2002 e la replica del Primo Novembre 2002 resero completamente inagibile la chiesa e gli edifici vicini. Il 02 Marzo 2008, restaurata nella struttura e negli stucchi, la chiesa ha riaperto i suoi battenti ai fedeli. |
Dopo il Foto Don Mario - Novembre 2002 - L'esterno della chiesa Foto Paola Trivisonno - Novembre 2002 - L'interno dopo le scosse Foto Paola Trivisonno - Novembre 2002 - L'interno dopo le scosse Foto Don Mario - Novembre 2002 - L'interno della chiesa Foto Don Mario - Novembre 2002 - L'interno della chiesa Foto Don Mario - Novembre 2002 - L'interno della chiesa Foto Don Mario - Novembre 2002 - Si lavora all'esterno della chiesa |
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Alle ore 10,28
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02 Marzo 2008
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Dopo 5 Anni, 4 mesi e 2 giorni Riapre al culto. |
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Il retro da Via Torrente Tocca |
Il retro da Via Torrente Tocca |
ore 10.06 - Le anime si raccolgono |
Ore 10,09 Il Sindaco accoglie il Vescovo |
Tutti in attesa... |
La cerimonia sta per iniziare |
Ore 10,25 Ha inizio la cerimonia |
La processione si avvicina |
Si benedice la folla |
Ore 10,28 - Il Vescovo varca la porta: La chiesa è riaperta al culto |
Si prende posto |
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Pian piano il popolo prende posto |
E' piccolina ma... |
Il coro diretto dal Maestro Pellegrino |
Folla dei grandi avvenimenti |
I lettori si alternano: Luisa |
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Maria Grazia Paduano |
Don Gabriele proclama il Vangelo |
Mons. Gianfranco De Luca durante l'omelia |
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Maria Grazia Trivisonno recita le preghiere dei fedeli |
Don Alessandro, il Vescovo, Don Gabriele |
Si prega |
Ns. Signore riprende il suo posto nel Tabernacolo |
Ore 11,32 - Tutto è compiuto |
Il progettista illustra i lavori eseguiti |
Nicola D'Ascanio (Presidente Provincia) saluta |
Nico Romagnuolo, Nicola D'Ascanio, Il Sindaco |
Don Alessandro saluta gli intervenuti |
I tre celebranti |
La magnifica bussola che corona l'ingresso |
I coniugi Maria Antonietta Scalera e Elvio Carugno, entrambi da Colletorto, salutano Don Gabriele |