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Lo stato delle anime viventi in questa Terra di Ripafrancona
1744


Lo stato delle anime del 1744


A sua Eccellenza il Principe di Pietracupa
Napoli

Questo è l'indirizzo a cui, evidentemente, è stato mandato ovvero avrebbe dovuto essere mandato il manoscritto. Ma perché al Principe di Pietracupa?


Dalle "Memorie storiche, civili ed ecclesiastiche della città e diocesi di Larino" (Edizione originale 1744 -Mons. Tria - Riproduzione Google Book)
Questa Terra è Baronale posta nel Contado di Molise, secondo la presente divisione delle Provincie. In altri tempi fu posseduta da Roberto Avalerio Conte di Castropignano, come si è detto di sopra al num.1. Fu anche posseduta da Giacomo di Montagano, e facendo questo ribellione nel fine del Secolo XV. fu devoluta alla Reggia Corte, dalla quale li 23. Novembre 1495. ne fu investito Andrea di Capua, Conte di Campobasso con altre Terre, come riferisce il Ciarlante lib.5. cap.24. pag.517. e cita il primo Quinternione del Reggio Cedolario pag.123.e Noi più volte altrove. Da questa famiglia di Capua de’ Duchi di Termoli per via di D. Geronima di Capua passò alla Casa Caraffa de’ Duchi di Jelzi, dalla quale finalmente è passata con titolo di compra in dominio della nobilissima Casa Francona fattane l’anno 1675. da D. Paolo, Principe di Pietracupa, Padre di D. Francesco Antonio, Cavaliere di tutta probità, e saviezza, come da Noi è stato sperimentato, e per morte di esso Signor D. Francesco Antonio al presente si possiede con altri Feudi dal suddetto Signor D. Paolo Giuniore , Principe di Pietracupa.
Ella fu Baronale, ma il suddetto Signor D. Paolo, prima Marchese di Salcito, e ora Principe di Pietracupa ottenne la segnalatissima grazia da S. M. D. Carlo Borbone, Re delle due Sicilie fin dall’anno 1738. di eriggersi questa Terra in Principato, col quale si onora il Signor D. Michele, suo primogenito, Cavaliere di ogni maggiore espettazione, e si vede imitare i suoi Antenati.


Il lavoro di riordino e catalogazione dell'archivio della famiglia Cappuccilli, pervenuto al comune con l'acquisto del palazzo omonimo, ha fatto emergere dalla polvere dei secoli e dall'abbandono, numerosi documenti risalenti al 1700 e 1800.
Tra i più interessanti vi è lo: "Stato dell'Anime viventi in questa Terra di Ripafrancona" 1744, redatto da uno o più scrivani (Almeno un paio) non è dato sapere in quanto tempo. Non è firmato.
Il solo titolo induce alle prime riflessioni: "Ripafrancona", termine desueto per indicare l'allora Ripabottoni.
Mons. Tria nelle "Memorie storiche, civili ed ecclesiastiche della città e diocesi di Larino" (Edizione originale 1744 - Ristampa Edizione Cosmo Iannone Editore 1988) scrive: "presentemente tiene il nome di Ripabottoni, e dal Cognome dell'Illustre Famiglia Francona, Posseditrice di questo feudo, al presente vogliono chiamarla Ripa Francona".
In una vecchia mappa del 1640, conservata presso la biblioteca Albino di Campobasso, Ripabottoni è indicata come Ripa delli Pattuni; nel 1714 conserva il toponimo Ripa delli Pattuni; nel 1791 è indicata come Ripafrancona; nel 1816 e 1880 con l'attuale nome di Ripabottoni.
Giambattista Masciotta nel "Molise dalle origini ai giorni nostri" (1910 circa) (Volume IV - Ristampa Tipografia Lampo 1985) tra i tanti nomi di Ripabottoni, ricorda che in una mappa, non ben precisata, del 1650 è chiamata Ripafrancona e che tale nome è presente nella Legge di riforma amministrativa del 1807 ed è entrato in disuso verso il 1820.
L'eccellente Prof. Giovanni Lepore, nelle sue "Note per una storia della comunità di Ripabottoni" (Editrice San Marco 1994) nel capitolo 4. I nomi della Ripa, scrive: "Si terrà presente l'effimera parentesi di cinquant'anni durante la quale, in omaggio alla casa baronale, il paese si chiama 'Ripafrancona o -francone'. Il nome compare negli atti notarili dal gennaio e, nei registri della chiesa, dall'agosto del 1791. Ma nel cinquantennio indicato non mancano ritorni del vecchio nome, e questo non di rado viene conglomerato con il nuovo: "Ripa Francona dei Bottoni".

Non è dato di sapere a quale mappa si riferisse il Masciotta per il nome Ripafrancona nel 1650, però lo stato delle anime allunga un pochino il cinquantennio di uso del toponimo "Ripafrancona".

Lo stato delle "Anime viventi" si conclude con i seguenti totali:


In effetti le anime riportate nel catalogo sono 1593 anche se per 23 di loro è riportata una croce vicino al nome. Potrebbe intendersi che 23 di loro sono passate a miglior vita durante la stesura del documento o immediatamente dopo.
Non si è venuti a capo della differenza di 8 tra il totale del documento e il totale di quanto ricostruito.

I dati a disposizione sono pochissimi, il documento indica solo il numero famiglia, il Nome, il Cognome del solo capofamiglia e del coniuge e/o convivente, il rapporto di parentela e l'età delle persone. Nonostante ciò, si possono intravedere, tra le righe, le condizioni di vita dei nostri avi.

Le famiglie conteggiate erano 264 a cui si aggiungevano gli appartenenti alla "Chiesa Matrice".
Questi erano ben 14 con a capo l'Arciprete Reverendo Don Giuseppe di Iulio, seguito da 8 Reverendi (Preti), un diacono, due clerici (Giovani avviati al sacerdozio, seminarista che non ha ancora ricevuto gli ordini N.d.a.) e due scolari.
Nome Cognome Parentela M/F età Note
Giuseppe Di Iulio Chiesa Matrice M 38 Arciprete
Onofrio Lepore Chiesa Matrice M 49 Reverendo
Giuseppe Iariccio Chiesa Matrice M 46 Reverendo
Domenico Casacalenda Chiesa Matrice M 37 Reverendo
Giuseppe Venditto Chiesa Matrice M 32 Reverendo
Nicola Schiavone Chiesa Matrice M 30 Reverendo
Ferdinando Barbiero Chiesa Matrice M 27 Reverendo
Domenico Barbiero Chiesa Matrice M 24 Reverendo
Nicola Mancini Chiesa Matrice M 24 Reverendo
Lionardo di Iulio Chiesa Matrice M 24 Diacono
Francesco Di Iulio Chiesa Matrice M 20 Clerico
Saverio Mastrosanto Chiesa Matrice M 15 Clerico
Francescantonio Todaro Chiesa Matrice M 22 Scolaro
Saverio Mancini Chiesa Matrice M 13 Scolaro


Tra le 264 famiglie hanno attirato l'attenzione:
Nome Cognome Parentela M/F età Note
Antonia Vannelli Nessuno F 57 Monaca
Antonietta Corsi Nessuno F 49 Monaca

Nome Cognome Parentela M/F età Note
Nicolò xxx CF M 38 Reverendo Sig. Don
Carlo xxx xxx M 70 Frà Romita (Frate)
Vincenzo Ferreri xxx M 29 Frà Romita (Frate)


Delle 1593 "Anime" 801 erano maschi e 792 donne. Proporzione quasi simile a quella odierna che alla data del 23/02/2016 contava 514 anime di cui 252 maschi e 262 femmine.
Se la proporzione tra uomini e donne è rimasta attestata al 50%, più o meno e il numero delle famiglie anche è rimasto quasi invariato (264 nel 1744, 258 nel 2016), molto è cambiato nella costituzione delle famiglie e nel rapporto di età della popolazione.
Nel 1744 la famiglia più numerosa era costituita da 16 persone, ben due famiglie, nel 2016 la famiglia più numerosa è costituita da 7 componenti e... non è italiana di nascita.
Nel 1744 la famiglia media contava 6 unità, nel 2016 1,99 unità. Questa è la media che si ottiene dividendo il numero delle anime per il numero delle famiglie.
Nel 1744 il 60% delle famiglie contava tra 4 e 7 componenti mentre il 9% della popolazione viveva in una famiglia composta da 10 a 16 componenti.

Nella famiglia 77, che era costituita da 16 membri, vi erano i nonni (Giuseppe del Vecchio e Maria di Cosimo di 72 e 74 anni), vi era il primo figlio, sposato, con 5 figli tra i 18 e i 2 anni, il secondo figlio, anch'egli sposato con altri 5 figli tra i 15 e 2 anni. Pensate che gioia doveva essere sedersi a tavola tutti insieme se non fosse che, purtroppo, un numero così alto di componenti e nipoti non avesse altro significato che la profonda miseria che attanagliava i tempi.
N. Nome Cognome Parentela M/F età Note
1 Giuseppe del Vecchio CF M 72
2 Maria di Cosimo Moglie F 74
3 Giacomo del Vecchio Figlio/a M 40
4 Maria Schiavone Moglie F 35
5 Annamaria del Vecchio Figlio/a F 18
6 Angela del Vecchio Figlio/a F 11
7 Giuseppe del Vecchio Figlio/a M 8
8 Olimpia del Vecchio Figlio/a F 6
9 Teresa del Vecchio Figlio/a F 2
10 Nicola del Vecchio Figlio/a M 38 di giuseppe
11 Grazia Schiavone Moglie F 33
12 Maria Antonietta del Vecchio Figlio/a F 15
13 Giuseppe del Vecchio Figlio/a M 12
14 Francesco Antonio del Vecchio Figlio/a M 9
15 Catarina del Vecchio Figlio/a F 4
16 Orsola del Vecchio Figlio/a F 2


Nella famiglia 193 si incontrano, invece, quattro fratelli insieme alle rispettive mogli e figli, sempre per un totale di 16 componenti:
N. Nome Cognome Parentela M/F età
1 Giuseppe Carlone CF M 52
2 Zenobia Gildone Moglie F 45
3 Carlo Carlone Fratello M 50
4 Olimpia Vannello Moglie F 41
5 Antonia Carlone Figlio/a F 15
6 Carmina Carlone Figlio/a F 10
7 Angela Carlone Figlio/a F 7
8 Domenico Carlone Figlio/a M 4
9 Giovanni Carlone Fratello M 37
10 Antonia Ciarla Moglie F 32
11 Mariantonietta Carlone Figlio/a F 12
12 Michele Carlone Figlio/a M 7
13 Giuseppe Carlone Figlio/a M 2
14 Francesco Carlone Fratello M 34
15 Maria Gildone Moglie F 30
16 Marco Carlone Figlio/a M 3


La famiglia 36, costituita da sole 13 persone, aveva a capo i due nonni di 69 e 59 anni (Leonardo di Iulio e Antonia De Lisio), poi il primo figlio con moglie di 31 anni e quattro figli tra i 10 e 2 anni, poi il secondo figlio, con moglie ventiseienne ma senza figli, poi il terzogenito sposato a una ventenne, senza prole, e, infine, il tredicesimo componente costituito dal quarto fratello, ventiduenne, non sposato. Quindi: una suocera, tre nuore..., quattro fratelli, poverina l'ultima nuora ventenne!!! Magari, invece, era una famiglia ove albergava gioia e beltà!
N.Comp. Nome Cognome Parentela M/F età Note
1 Leonardo Di Iulio CF M 69
2 Antonia De Lisio Nessuno F 59 Convivente
3 Francesco Di Iulio Figlio/a m 37
4 Giovanna Palumbo Moglie f 31
5 Annamaria Di Iulio Figlio/a f 10
6 Antonia Di Iulio Figlio/a f 6
7 Michele Di Iulio Figlio/a m 4 Defunto/a
8 Giuseppe Di Iulio Figlio/a m 2
9 Donato Di Iulio Fratello m 32
10 Vittoria Ciarla Moglie f 26
11 Giacomo Di Iulio Fratello m 30
12 Maria Fiorito Moglie f 20
13 Giovanni Di Iulio Fratello M 22


Delle 264 famiglie, soltanto 4 (Pari al 1,52%) erano costituite da un unico componente. Di queste quattro:
Mara Michillo di anni 21, Isabella Lepore di anni 18, Agnela Venditto di anni 17 e Maria Zezza di anni 64, Vedova.

I centoundici vedovi e vedove che sono stati individuati: erano risposati 34 vedovi; convivevano: 20 casi; vivevano con i figli, la maggior parte.
Evidentemente la povera Maria Zezza di 64 anni non ha avuto alcuna di queste fortune.
Anche le tre ragazze che vivevano da sole invitano a una riflessione: Non erano certo tempi in cui una ragazza potesse liberamente scegliere... Una diciassettenne, una diciottenne e una ventunenne perché vivevano da sole?? Esistevano cognomi simili: "I Michillo erano 6, i Venditto o Vennitto erano 37 e i Lepore erano 36"...

Solo 13 erano le famiglie costituite da 2 persone: oltre la famiglia n. 18 (Le due monache di cui innanzi)le altre erano, per lo più, coppie senza figli (Sei famiglie), vedove/vedovi più o meno giovani con un figlio (Quattro casi), un caso di una Nubile quarantacinquenne con figlio quattordicenne ed un caso di due sorelle nubili di cui una ventisettenne e una ventunenne (Carmina e Annamaria del Vecchio).

Fam. N. Nome Cognome Rap.Parentela M/F età Note
18 1 Antonia Vannelli Nessuno F 57 Monaca
18 2 Antonietta Corsi Nessuno F 49 Monaca
20 1 Berardino Fiorito CF M 47 Convivente
20 2 Catarina Salvatoriello Nessuno F 44 Convivente
83 1 Olimpia Colangelo CF F 55 Vedova
83 2 Onofrio Ciarla Nessuno M 34 Signore
92 1 Lucia Cuccitto CF F 45 Nubile
92 2 Annamaria Cuccitto Figlio/a F 14
103 1 Nicola Gildone CF M 28
103 2 Angela Lepore Moglie F 26
119 1 Eleonora Paduano CF F 36 Vedova
119 2 Domenico Di Iulio Figlio/a M 12
138 1 Carmina del Vecchio CF F 27
138 2 Annamaria del Vecchio sorella F 21
192 1 Domenico Zoccolo CF M X Età non indicata.
192 2 Camilla Sauro Moglie F 22
223 1 Domenica Piedimonte CF F 36 Vedova
223 2 Giuseppe xxx Figlio/a M 3
228 1 Pardo Cristofaro CF M 61 Signore
228 2 Angela Campolieto Moglie F 65
231 1 Francesco Todaro CF M 42
231 2 Giulia Piedimonte Moglie F 33
234 1 Pietro di Liello CF M x Età non indicata.
234 2 Antonia Altobello Moglie F 29
263 1 Francesco dattino CF M x Età non indicata.
263 2 Giovanni dattino Figlio/a M x Età non indicata.







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