Salendo per Via Ripetta, si incontra sulla sinistra una scalinata che conserva ancora per intero il suo fascino nonostante il rifacimento della pavimentazione con betonelle di asfalto. E' Via Benvenuto Cellini o, come comunemente nota, i Cordoni. Salendo i primi gradini, sulla sinistra un grande giardino, un tempo coltivato a uva, alberi da frutto e fiori. Ora una grande distesa verde punteggiata di fiorellini gialli accoglie il visitatore.
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Una gioia per gli occhi e per il naso, inebriato da mille profumi. La bellezza del grande tappeto verde è tanta che un secondo sguardo è proprio d'obbligo. Sullo sfondo si intravede l'ex asilo parrocchiale e un pezzettino delle scuole ripesi.
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Salendo qualche altro gradino dei Cordoni o Via Benvenuto Cellini qual dir si voglia, volgendosi indietro si cominciano a intravedere i tetti delle case e il magnifico campanile ottocentesco svettare su tutto. Un cielo azzurro, che più azzurro non si può, completa l'immagine. Da notare che non sono stati usati filtri di sorta e la fotografia non è stata ritoccata in alcun modo.
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Sulla destra di via Cellini, un vicolo cieco: Via Dante. Cinque case, due orti, un cortile sempre quieto, mai troppo caldo, mai troppo freddo anche durante gli inverni più rigidi. Riparato da tutti i venti e dagli sguardi: un piccolo angolo di paradiso. Dal fondo del vicolo, lo sguardo può comunque spaziare, vedere oltre la siepe di Leopardiana memoria: sullo sfondo l'edificio scolastico e la guglia della chiesa di Santa Maria Incoronata.
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Quattro passi per le strade di Ripabottoni.
Ripabottoni (Provincia di Campobasso)- Molise - Italia
613 metri s.l.m. - 673 Abitanti
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Tornando indietro su Via Ripetta, una piccola piazza da dove è possibile guardare le case poste sotto la chiesa. E' l'imbocco di Via Lazio, sullo sfondo il palazzo D'Addario (Pelliccell').
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La bellezza dell'immagine è tanta che merita un piccolo ingrandimento. L'architettura del palazzo D'Addario si mostra in tutta la sua maestosità. Sul retro è visibile la parte superiore del palazzo baronale che incornicia la piazza principale del paese.
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...ma ora diamo uno sguardo alla piazzetta di Via Ripetta. Una volta, sulla sinistra, un fontanino riforniva gli abitanti di quel prezioso liquido chiamato acqua. Era l'acqua delle nostre sorgenti del salice (sotto il bivio). Ora non c'è più ma resta la piazzetta con tutta la sua calma e la sua tranquillità. Tutto in pietra, due bimbi la animano.
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Il più piccolo si incuriosisce e si avvicina al fotografo. Merita uno scatto veloce che ferma il suo viso interrogativo: "Chi sei? Cosa fai nella mia piazzetta, nel mio regno? Vuoi giocare con me???" Ma è ora di riprendere il cammino. Andiamo verso la parte alta di Via Ripetta.
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